Le differenze quotidiane Quel pasticciaccio brutto della Nigeria

Questa settimana l’evento dell’uccisione dell’ingegnere italiano in Nigeria ha riempito le prime pagine dei giornali. Mentre il nostro governo lamenta il fatto che gli inglesi non abbiano avvisato l’Italia dell’azione militare, il paese africano sembra essere sempre più sotto l’assedio di gruppi armati fondamentalisti.

La Stampa
Le prime pagine sono tutte rivolte al mancato blitz inglese e alle polemiche da parte di Monti ed altri addetti ai lavori. Il dolore delle famiglie e i problemi di un paese (la Nigeria) ricchissimo ma sotto assedio. In seguito si parla di politica interna e dei risvolti finanziari in seguito al varo del pacchetto di aiuti alla Grecia.

La Repubblica
Oltre a concentrarsi sul quanto accaduto in Nigeria, il quotidiano di Ezio Mauro ci propone anche un dossier sul potere di al Qaeda in alcuni Stati dell’Africa occidentale. Dopodiché si parla della ripresa finanziaria greca, che dopo il piano di aiuti attrae gli investimenti privati e lo spread inizia scendere sotto i 300 punti. Ma più importante ancora è un approfondimento dove si indicano tutti i costi del salvataggio, tra speculatori, obbligazionisti e banche. Qualche pagina dopo troviamo un’intervista a Bersani, il quale si dichiara pronto al Monti bis. Infine si parla di Tav, caso Lusi e politica estera (poca).

Il Corriere della Sera
Stranamente il Corriere dedica solo le prime due pagine al caso nigeriano e decide di concentrarsi subito sulla politica interna, con la mancata presentazione della mozione di sfiducia a Riccardi da parte dei senatori Pdl e altre dinamiche di casa nostra. Qualche articolo sulla scena estera non fa male ma è comunque troppo poco. Alcune pagine dopo si ritorna sulla trattativa Stato mafia e sul caso Lusi.

Il Sole 24 ore
Naturalmente, il primo piano è dedicato agli effetti positivi per i mercati europei in seguito al salvataggio finanziario greco. Come dicevamo, lo spread è sceso per poi stabilizzarsi a quota 300 punti, e i privati hanno ripreso ad investire. La politica monetaria viene saggiamente affrontata, con Draghi che mantiene i tassi invariati di fronte all’inflazione che fatica a diminuire.

Libero
Libero ci presenta una prima pagina dedicata quasi interamente al fallito blitz dell’esercito britannico e al mancato coinvolgimento dell’Italia, ma la questione non viene più affrontata nel resto del quotidiano. Si parla di grandi opere, di tangenti, ma non si torna più sull’accaduto. Viene riproposta la vicenda dei marò in India, anche con alcuni approfondimenti sulle prigioni del luogo, ma sul caso nigeriano niente più.

Per quanto possa essere sgradevole dirlo, doveva scapparci il morto per affrontare seriamente le vicende che non si svolgono tra le nostra quattro mura. Nel mondo dell’interdipendenza economica e della globalizzazione i media non possono trascurare ciò che accade nel resto del mondo. Che si tratti o meno di italiani impegnati all’estero, la scena internazionale non può essere messa in secondo piano. Rischiando di apparire noiosi, non ci stancheremo mai di ribadirlo.

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