Una mamma per le mamme. Caltagirone lancia l'idea di un nuovo servizio per l'infanzia

Si chiama “Tagesmutter – Una mamma per le mamme” il progetto di servizio di nido familiare che, promosso dalla fondazione “Microcredito e sviluppo” (sede a Caltagirone, in via San Giovanni Bosco 36) in partnership con il Comune di Caltagirone e l’istituto comprensivo “Alessio Narbone”, è stato presentato nel municipio calatino.

Il progetto si rivolge a 15/20 donne maggiorenni, diplomate e disoccupate, che saranno impegnate in un percorso di formazione (con work experience nei nidi comunali), a conclusione del quale – dopo l’adesione a una costituenda organizzazione non profit – potranno iscriversi in un apposito albo comunale e accedere al microcredito per la realizzazione di opere di manutenzione e adeguamento dell’immobile, l’acquisto di attrezzature, mobili e materiali utili e per l’avvio dell’attività.

La tagesmutter è una persona, adeguatamente formata, che offre educazione e cura a bambini di altri lavorando in casa propria. Può accogliere sino a un massimo di 5 bambini nello stesso orario di servizio (non più di 3 se hanno tutti meno di 12 mesi).

“E’ una significativa opportunità per le donne – ha detto il vicesindaco di Caltagirone Foti – sia in quanto potenziali operatrici, sia in quanto mamme benficiarie di un servizio, unico in Sicilia, caratterizzato da un preciso percorso pedagogico e dalla possibilità, attraverso vaucher per le famiglie, di essere appetibile determinando pure l’emersione dal lavoro nero. E’ anche un investimento in termini sociali e relazionali”.

“Non è una semplice attività di babysittering, ma molto di più – ha puntualizzato l’assessore Navarra – perché, oltre alla selezione iniziale, garantiremo una costante supervisione  pedagogica per ricreare, in ciascuna abitazione, le condizioni ottimali dei nidi d’infanzia comunali, che ci sono valse i riconoscimenti ministeriali. Un altro aspetto importante è che, attraverso queste esperienze educative di qualità, si attuano forme primarie di prevenzione”.

“Le 15/20 donne – ha spiegato il direttore della fondazione, Scheila Scerba – saranno chiamate a costituirsi in associazione e potranno beneficiare del microcredito, realizzando un servizio con precise caratteristiche di flessibilità e con la possibilità, per esempio, di attivare la solidarietà di gruppo e l’interscambio nel caso di temporanea indisponibilità di una di loro”.

Parecchie le donne che, nel corso dell’incontro di presentaziome, hanno mostrato interesse all’iniziativa sia nella qualità di potenziali educatrici, sia in quella di fruitrici del servizio.

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